sabato 6 dicembre 2014

Patriottismo

Sempre più spesso usiamo parole straniere.
Soprattutto le scriviamo e le leggiamo.
Molte parole sono diventate talmente familiari che quasi non saprei tradurle in italiano, un po' come certe espressioni dialettali che non hanno una parola corrispondente precisa, ma hanno un significato ben definito che tutti capiscono.
Di altre ne ignoro completamente il significato.
Alcune le cerco sul traduttore che puntualmente mi dà un significato che non c'entra un cazzo con il contesto e quindi morirò senza saperlo.
Oppure chi l'ha scritto voleva fare uno scherzo al lettore, una presa per il culo diciamo.
Credo sia giusto sentirci internazionali, ci fa credere di far parte di qualcosa più grande di questa nostra piccola penisola.
"Cittadini del mondo" ormai si dice.
Molta gente usa termini stranieri con una facilità disarmante, ma zoppicano parecchio sull'italiano. Non fa niente, fa più figo parlare inglese.
Forse si vergognano di essere italiani, non so.
Pubblicità, giornali, persino nei volantini che ti danno all'uscita del centro commerciale per invitarti all'apertura dell'ennesimo locale.
Ora ascoltate: per dirmi che apre un'altra pizzeria c'è bisogno di usare tutte queste parole inglesi? Ok la modernità, la globalizzazione, ma non mi piace per niente.
Ogni volta che leggo troppe parole straniere che sono state forzatamente inserite, ripenso sempre al mio professore di ginnastica educazione fisica delle superiori.
Ero un uomo sulla cinquantina, quadrato e disciplinato come solo quelli fissati con l'atletica possono essere.
Dichiaratamente di destra, un piccolo duce atletico diciamo.
Coerente con la figura del duce, odiava tutto ciò che non era italiano.
"Fate allungamenti muscolari, ragazzi"
"Prof, che significa? Dobbiamo fare stretching?"
Lui si arrabbiava da morire, diventava tutto rosso e la giugolare pompava litri e litri di sangue al secondo. Con gli occhi iniettati di sangue e fuori dalle orbite ci urlava:
"Ho detto ALLUNGAMENTI MUSCOLARI !!! Se esiste una parola italiana la DOBBIAMO usare!!!"
All'epoca mi faceva molto ridere, molte volte lo prendevamo anche in giro.
Ma, in fondo in fondo, sono d'accordo con lui.
Scusatemi, sono vecchia.

P.S.
Una parentesi particolare meritano tutti quelli che, ogni due per tre, buttano nei loro scritti una frase in latino.
Ecco. Ve lo devo dire.
Se la chiamano lingua morta, ci sarà pure un cazzo di motivo.
Apprezzo la vostra tenacia nel voler tenere in vita qualcosa morto e sepolto semplicemente perché siete stati OBBLIGATI a sprecare metà della vostra adolescenza a tradurre testi quando forse era meglio uscire con gli amici e godersi la gioventù.
Forse la mia è solo invidia. All'istituto per geometri già eri un genio se sapevi cos'era un congiuntivo, poi se lo sapevi pure usare andavi direttamente a ritirare il Nobel in segreteria.
Scusate lo sfogo, ma ogni volta che leggo una frase in latino (che gira e gira sono sempre quelle dieci e ormai le ho imparate anche io) mi viene da prendere lo scrittore e dirgli "Bravo, bravo!! Applausi!!! Abbiamo capito che hai fatto il liceo e allora?? Un bel sticazzi??"

martedì 2 dicembre 2014

Verde Natale

Dopo questo e questo, quest'anno mi ero ripromessa che non ne avrei parlato.
Sono stata zitta zitta, buona buona e ho taciuto.
Ho fatto un passo indietro per non farmi travolgere.
Poi tanto alla fine so che vengo risucchiata e risputata come un cavallone a luglio.
Che sono un po' intollerante al Natale ormai si sa.
Per me che sono atea sempre meno religiosa il Natale ha un profumo diverso.
Niente belle parole, niente discorsi stucchevoli da bacio perugina.
E' un momento piacevole da passare con le persone che amo. Punto.
Lo faccio anche in altri momenti, ma a dicembre c'è tutta un'altra atmosfera.
Comunque il fatto che è già un mese che vedo in giro alberi addobbati e lucine e renne scintillanti non mi aiuta per niente. Anzi mi fa un po' schifo. Ma son gusti, per carità.
Ritornando al discorso principale...
La scuola di Diego organizza la solita recita, che a quanto pare sembra essere il perno dell'istruzione delle nuove generazioni. Non si parla altro da settimane.
"Ma domani hanno la verifica di storia?" provo a chiedere alle mamme all'uscita, tanto per far conversazione.
"Eccheneso.....comunque i calzettoni devono essere marrone testa di moro, tutti uguali mi raccomando!!!"
O_o
Capite benissimo che non posso farcela. Almeno senza drogarmi, intendo.
Ho fatto finta di niente, ho dato i miei soldini per comprare l'occorrente (compresi i calzettoni testadi....), e sono stata calma calma (tutti gli aggettivi che ripeto due volte è perchè mi sono costati una fatica tremenda).
Il prossimo mercoledì va in scena la recita e credevo di aver superato il binomio Natale-scuola illesa.
Ma mi sbagliavo.
Venerdì scorso Diego viene a casa con un avviso che diceva: "Portare un gomitolo di cotone, non troppo sottile ma resistente, color verde Natale."
Ecco.
Per quanto io possa fare meditazione, cercare di mantenere la calma è un livello che non ho ancora raggiunto. Ma ci devo lavorare, lo so.
Premetto che ODIO ho un'avversione per tutto ciò che riguarda taglio, cucito, lavoretti ecc...mi sembra che l'avvisso fosse un po' carente di particolari.
Ma questa merda di filo ha uno spessore?
E poi, che cazzo significa verde Natale?
Conoscevo il verde prato, mela, bandiera, bottiglia, acido, militare, pisello, menta, acqua ma verde Natale...
Uccidiamo tutte le maestre del mondo!!!!... è stato il mio primo pensiero.
Se i pensieri fossero punibili avrei sulle spalle almeno quaranta ergastoli.
M'è partito l'embolo, che hai voglia a prendere la pasticca per la pressione.
Non ho voluto informarmi con le altre madri, perchè a quanto pare sono l'unica a non essere mai entrata in una merceria e non avevo voglia di perdere fiato a discutere sul significato della tonalità richiesta.
Rientrato l'embolo sono andata in merceria (per la cronaca ho cercato su Google maps...).
La commessa ancora ride.
Per la mia faccia impaurita entrando in un posto per me infernale.
E per la richiesta assurda che le ho fatto, seguita naturalmente da numerosi sproloqui nei confronti di tutte le insegnanti dell'universo.
Alla fine sono uscita con un gomitolo verde abete (???).
La maestra ha un po' storto il muso, ha detto a Diego che 'va bè, ci metteremo qualche brillantino e andrà bene lo stesso'.
Stupida io che non ho pensato che il verde Natale doveva essere luccicante.
L'anno scorso avevo lanciato una petizione contro i flauti a scuola.
Quest'anno aprirò un banchetto per la raccolta firme per l'abolizione dei "lavoretti" di Natale.
Firmate qui. Grazie.