martedì 29 settembre 2015

La casalinga. Seconda parte.

Rileggendo la prima parte mi sono accorta che nel loop non ho inserito 'autista per allenamenti'.
Non vorrei mai che poi non comparisse questa mansione nel mio curriculum, ci tengo alla precisione.
Eravamo rimasti che come casalinga non mi so vendere.
Adesso mi spiego meglio.
Vedo moltissime casalinghe sempre indaffarate, che ogni volta che vai a casa loro o quando tornano i loro mariti dal lavoro si fanno trovare sempre a pulire il bagno, i pavimenti, fare le lavatrici.
Io invece sono il contrario.
Tutte le mie attività cerco di concentrarle quando a casa non c'è nessuno.
Non per mia comodità, ma perchè quando mio marito e mio figlio sono a casa ho voglia di passare del tempo con loro, di chiacchierare, di giocare.
Non mi va di togliere del tempo alla mia famiglia per le pulizie o la lavatrice.
La mia casa non sarà mai lucida come quella delle pubblicità (dannate pubblicità!! Rovinate la vita a migliaia di casalinghe, dovremmo denunciarvi...), ma posso tenerla decentemente pulita senza sottrarre tempo a nessuno.
Quindi cerco di concentrare tutto quello che ho da fare quando nessuno mi vede.
E questa è la prima grossa cazzata che faccio.
Quando Simone rientra la sera io sono lì ad aspettarlo con caffè e biscottini (naturalmente home made, tiè!) per poter parlare della giornata appena trascorsa.
Non mi vede (quasi) mai con la scopa in mano, sudata e ringhiante mentre impreco in sanscrito che il pavimento bianco non è stata un'idea molto furba.
E questa è la seconda cazzata.
Quello che faccio non è documentabile.
Cioè, dai, i vestiti sono sempre puliti e stirati, la casa è pulita, la cena è sempre pronta... mica vogliamo credere che gnomi benevoli hanno fatto tutto il lavoro al posto mio?
Però un conto è vedere e un conto è sapere.
Quasi quasi da domani metto una scopa vicino l'ingresso.
Appena arriva qualcuno mi alzo dalla poltrona e mi faccio trovare con la scopa in mano... ;-)

domenica 27 settembre 2015

La casalinga. Parte prima.

Da sette anni la mia attività principale è fare la casalinga.
Per scelta, per amore, per forza, per...comunque sia faccio questo tutto il tempo.
Diciamolo chiaramente: E' UN LAVORO DI MERDA. Secondo solo a quello di Babbo Natale
Innanzitutto perchè non è un lavoro, in quanto non retribuito.
Poi perchè gli orari sono da schiavitù: H24, 7 giorni su 7.
Niente ferie: 365/365.
Possibilità di avanzamento di carriera: zero.
Massima aspirazione: il folletto o, meglio ancora, il roomba.
Per il resto del mondo attivo sei e sarai sempre quella che non fa un cazzo tutto il giorno, che ha tempo da occupare in cazzate di vario genere e che quindi è sicuramente libera per farti un favore 'che tanto non c'hai un cazzo da fare'. (troppi "cazzi" nella stessa frase? Scusate la mia rigida educazione cattolica...).
Come se non sapessi come impiegare le ore della tua lunghissima, vuota e noiosa giornata.
Quando lavoravo (pure troppo) avevo sempre qualcuno pronto ad aiutarmi 'che, poverina, lavora tante ore ha bisogno di una mano'.
Tante mancanze erano concesse, anzi quasi tacitamente comprese e accettate.
In casa nessuno si aspettava niente di più di un pasto caldo al giorno giusto per sopravvivere e di una pulizia molto ma molto approssimativa. Il sabato era sabato per tutti e la domenica fuochi spenti e relax.
Per dire: ho perso il gusto del fine settimana.
Prima urlavo a squarciagola "E' VENERDIIIIIII!!!!!!" pregustando il meritato riposo.
Adesso tra un lunedì e un sabato per me cambia poco; ultimamente, poi, con Simone che lavora a giorni alterni è veramente uguale.
Lavo, stiro, cucino, pulisco.
In un loop da Cenerentola di merda.
E poi non ho proprio la mentalità della casalinga, non sono brava a vendermi.
Ma questo ve lo spiego nella seconda parte....stay tuned!!


domenica 20 settembre 2015

Di piccole cose

Metti in carica il mio lettore mp3, che la sera quando mi lascia a piedi sborbotto e mi lamento ma poi tanto sai che mi dimentico di ricaricarlo.

Quando sono un po' giù mi prepari la colazione all'americana con uova e toast, che sai come farmi sorridere di prima mattina.

Mi porti sempre un dolcetto ogni volta che fai la spesa, come a dirmi 'ti ho pensato'.
Parcheggi vicino all'ingresso, che sai che odio camminare a vuoto.

Dopo vent'anni ci mandiamo ancora sms come due fidanzatini.

Sai che un abbraccio vale più di mille parole, e a chiacchiere non sei certo bravo ma come abbracci tu nessuno mai.

Cerchi ancora la mia mano quando passeggiamo e questo mi fa sciogliere come quando avevo 15 anni.

Dici che sono una rompi e che non sopporti gli animali in casa, ma poi passi due settimane a costruire una gabbia per il mio nuovo pappagallo.

L'amore, quello vero, non è fatto di grandi gesti e troppe parole.
Ma di piccole cose.

domenica 6 settembre 2015

La mamma del Dixan

Lo so che sei solo frutto della fantasia di un povero pubblicitario con qualche problema irrisolto con la madre.
Altrimenti non c'è altra spiegazione.
Avete visto la nuova pubblicità del Dixan o di detersivi simili?
Una bambina spiega che la mamma è fantastica perché non perde mai la calma,  anche quando fa un pasticcio.
Questa allegra famigliola vive in una casa con pareti candide e mobilio tutto imbottito da cuscini anch'essi candidi.
Tutti i componenti (madre e due figli piccoli) vestono sempre e solo camicie bianchissime.
E i bambini così conciati fanno qualsiasi cosa. Mangiano gelati più grandi della loro testa, preparano ragù bolognesi che è una meraviglia.
Di reale c'è solo che si sporcano come maiali nel fango. E la mamma in tutto questo bordello cosa fa? Strilla, impreca, produce bava verde e minaccia?? Nooooo...lei sorride beata e lava tutto, che in confronto la mamma del Mulino Bianco sembra la strega di Biancaneve.
Ascolta cara bambina dello spot, devi sapere una cosa.
Tua madre non è fantastica.
Nella migliore delle ipotesi si droga, e anche pesantemente.
Oppure semplicemente è una grandissima deficiente.
Perché una che veste due bambini piccoli sempre di bianco e si circonda di imbottiti bianchi mentre elargisce sughi e gelati a palate non sta bene. Ha bisogno di cure immediate.
O siamo tutte stupide noi che ricopriamo il divano con teli improponibili, che compriamo gelati proporzionati alla bocca del ricevente?
E siamo cattive se ci scappa un "porca puttana hai macchiato pure 'sta maglia!!"???
Mio figlio ha 10 anni e ancora mangia la pasta al ragù a petto nudo, anche a dicembre.
E al posto di "mamma non perde mai la pazienza" dice "mamma qualche volta sbrocca di brutto".
Caro signor pubblicitario pagato da Dixan, se pensavi di farmi sentire una mamma di merda, non ci sei riuscito.
Se volevi convincermi a comprare il tuo prodotto per diventare una mamma migliore, non ci sei riuscito.
Smetti di drogarti e guarda in faccia la realtà.
Quelle mamme lì non esistono più nemmeno nelle pubblicità.