
Non so se sia una questione solo maschile o dipende semplicemente dallo scorrere degli anni.
A me mancano ancora 6 anni e mezzo agli anta quindi non posso proprio immaginare quale diavoleria inventerò dopo i 40.
Ma ho notato che molti uomini si comportano diversamente dopo aver superato il mezzo del cammin, come se d'improvviso si fossero svegliati da un sonno profondo.
La mia cavia da osservare e studiare attentamente è stato ed è, naturalmente, mio marito.
Anta ormai da 4 anni ha subito un processo di cambiamento che ha dell'incredibile.
Negli ultimi anni ha, nell'ordine:
- comprato una moto dopo 15 anni che aveva smesso di guidarne una;
- perso 35 chili, che io nemmeno se mi taglio entrambe le gambe riesco a perderli;
- stabilito come ragione di vita la corsa e la ginnastica.
A parte il fatto che le tre cose sopra elencate rispecchiano esattamente l'opposto del mio pensiero di vita, non perdo un etto e non muovo il culo nemmeno inseguita da un enorme cane nero ma, quello che mi lascia a bocca aperta è la costanza e la convinzione con cui segue una dieta sana e pratica sport con regolarità.
Lo ammiro, veramente.
Ma non riesco a comprenderlo.
All'inizio ci ridevo, ci scherzavo, mi divertivo a prenderlo in giro mentre dopo una giornata di lavoro si metteva a fare i suoi esercizi di ginnastica e io stavo spaparanzata sul divano con in mano una ciambella.
Poi, visto la sua perseveranza nonostante tutto, ho capito che "potevo risultare" antipatica e l'ho lasciato in pace, libero di fare quello che voleva.
Ma se una cosa non la capisco faccio tanta fatica anche ad accettarla.
Cosa me ne frega a me? Innanzitutto mi manca il mio compagno di merende, quello che alle 10 di sera divideva con me una pizza surgelata mentre vedevano Montalbano e poi, questa è la ragione che più mi fa imbestialire, sembra non poter vivere senza corsa/ginnastica.
Sono pigra ma posso capire che vuoi mantenerti in forma dopo tanti sacrifici ma se una sera piove a dirotto e sei stanco morto per quale cazzo di motivo devi fare per forza la cyclette un'ora davanti alla tv?
Ecco, questo non lo capisco. Il sentirsi obbligato a fare qualcosa.
Se per una sera salti, cosa cazzo potrà mai succederti? Che domattina ti alzi con 10 chili in più??
Se per una sera saltasse starebbe tutto il tempo a dire "Ma potevo fare la cyclette, forse se uscivo prima potevo andare a correre, se invece.....". E che palle!!!!
Quando invece lo fa controvoglia tiene un muso incredibile come se l'avessi obbligato io a muovere il culo. E che palle ancora!!!
Ho capito che adesso avrai un fisico perfetto ma ti comunico che il tuo unico neurone è clinicamente morto!!
Sembra una cazzata ma tutto questo mina la serenità familiare.
Le ho provate tutte: derisione, silenzio, urla. Niente è servito.
Non voglio obbligare qualcuno a fare come dico io ma non voglio nemmeno essere obbligata a passare le serate in compagnia di un 44enne insoddisfatto che mi provoca per litigare.
Avrò mille difetti (forse anche qualcuno in più) ma sono coerente con me stessa.
Non sono cambiata.
Almeno ancora no.
Se ne riparla tra sei anni....
P.S.: la foto credo faccia ridere solo me! Avevo voglia di sdrammatizzare "anta".....