mercoledì 22 maggio 2013

Di religioni e confessioni.

Premessa
Sono cattolica per scelta dei miei genitori, non tanto perché fossero chissà quanto fedeli ma perché "E' normale, è giusto, lo fanno tutti".
Mi ricordo ancora i pianti per andare al catechismo, le mille contraddizioni della gente che si definisce "credente", i miei dubbi, le mie domande sempre un po' scomode alla catechista di turno.
Poi, finalmente adulta, la possibilità di esprimere il mio pensiero, le mie certezze e le mie perplessità.
 Comunque al di là di ogni mio personale pensiero c'è sempre una cosa che secondo me deve rimanere una legge universale: il rispetto. Per le opinioni diverse dalle nostre, per le religioni di cui non riusciamo a capire il perché, per quelle che invece lo capiamo troppo bene.
Personalmente non riesco a credere ad un dio in particolare.
Credo nell'amore, nella meraviglia della natura e di certe persone, nella malvagità di altre (che deriva quasi sempre dalla stupidità), nel pensiero positivo, nell'impegno per ottenere risultati.
Per mio figlio ho scelto di non scegliere.
Non è stato battezzato (e molti ancora ci guardano storto come se non battezzato=indemoniato), lui è sempre stato affascinato dalla scienza (per cui tutto ha inizio dal Big Bang) ma gli ho fatto conoscere le idee, le credenze di tutte le religioni più importanti.
A volte mi ha posto delle domande che erano le stesse che facevo io alla sua età e mi è venuto da sorridere.
Gli ho sempre detto che sarà lui a scegliere, come per ogni altra cosa, come è giusto che sia.
Che se ne deve fregare di chi lo addita, che deve avere rispetto anche di quella povera gente ottusa che predica la fratellanza ma poi ti discrimina per una tua idea.
Questa premessa era per dire che ieri Diego è venuto da me piangendo dopo una nostra mezza litigata (ultimamente io e lui siamo più nervosi del solito e finisce sempre che lui fa i capricci e io lo sgrido) dicendomi:
"Mamma, voglio essere battezzato!!"
O_o
Non capivo dove voleva arrivare. Ho fatto un lungo respiro e gli ho risposto:
"Va bene. Come mai hai deciso adesso questa cosa?"
"Perché così almeno quando combino qualche stupidaggine posso confessarmi e tutto torna come prima!!!"
Ero arrabbiata per la litigata di prima quindi ho dovuto soffocare una risata.
Con calma gli ho spiegato bene il senso della confessione per i cristiani. Non so nemmeno io se fosse il senso giusto, questa è una delle tante cose che mi hanno sempre lasciato perplessa.
Lui si è tranquillizzato ed è andato a dormire.
Mi ha fatto riflettere.
Effettivamente sarebbe molto più comodo così.
Non è giusto ma è sicuramente il modo che molti utilizzano per vivere bene.
Se Diego continua con questi suoi ragionamenti forse riesce a convincere anche me! ;-)

4 commenti:

  1. Cara, ho riscritto questo commento due volte. Mi vien fuori una risposta troppo complessa perchè l'argomento lo richiederebbe! Ti dirò, se avessi un figlio, gli insegnerei solo l'amore, senza sovrastrutture. Non so se lo sai, io non sono cattolica, credo in Dio ma seguo la religione ros-sastra ;-). Baci

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  2. Esatto! L'amore è l'unica cosa che vorrei insegnarli!
    Non sapevo che non sei cattolica.....fai una pagina su Wikipedia della religione ros-sastra così posso farla conoscere anche a Diego! :-)
    Un bacione Ros

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    1. Cara, ne ho parlato solo in un post della mia credenza, quando la mia dolce nonna andò via. Eccoti il link, se ti va di leggerlo: http://www.dovevoandareinterapia.it/index.php/il-mio-diario-sgarzolino/360-una-nuova-luce
      Davvero l'amore è l'unica cosa importante! Un bacio a te, amica mia

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  3. Le religioni secondo me per i bambini vanno benissimo. E' bello credere che con una confessione tutto torni come prima, che quando muori vai in un posto bellissimo a raggiungere i tuoi cari defunti e che c'è un dio (qualsiasi divinità) che se sei bravo ti premia ecc ecc.
    Da grandi è tutto un altro discorso, ma per i bimbi credere nelle storie belle è comunque una cosa positiva!
    (anche i miei non sono battezzati e in genere non lo dico quasi a nessuno!)

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