Ci sono parole che pesano tanto.
E vanno dritte allo stomaco come un pugno ben tirato.
Che poi non sono nemmeno quelle più volgari o quelle che per definizione chiamiamo insulti.
Parole all'apparenza semplici e innocue ma che inserite in un determinato discorso, dette con un particolare tono, pesano.
E fanno male.
Non arrabbiare.
Fanno male e basta.
Quando ci arrabbiamo urliamo, rispondiamo agli insulti con altri insulti e vince la gara chi grida più forte.
Queste parole invece hanno l'effetto del pugno di cui dicevo prima.
Tolgono il fiato e ti lasciano senza parole.
Nella mente parte l'impulso per dire un milione di risposte ma ..... niente.
Alla bocca non arriva aria.
Perchè la forza di queste parole sta soprattutto nel chi le ha pronunciate.
Da qualche parte si diceva:
"Sono sempre le persone a cui teniamo di più che ci deludono. E come potrebbe deludermi una persona di cui non me ne frega niente?".
Vero.
Fottutamente vero.
Sono poche le cose che mi lasciano senza parole.
A me, che sono una chiaccherona di natura.
A me, che piace parlare forte, urlare e cantare a squarciagola.
Ma quelle parole pesanti mi tolgono la voglia di parlare.
E poi mi si chiede pure il perchè.
Senza risposta.
Non ho fiato per rispondere.
C'è una cosa ancora più brutta....quando vengono dette apposta proprio perché si sa che fanno male....ne so qualcosa. Allora ti abbraccio e ascolto il tuo silenzio, ciao carissima.
RispondiEliminaSono d'accordo con te, Raffaella. L'intenzione di ferire è ben più pesante da sopportare. Pat, cara, mi dispiace e ti abbraccio forte
EliminaE non si dimenticano. Mai.
RispondiEliminaSono convinta che anche quelle non dette minano e feriscono.
RispondiEliminaTi abbracciò.
Raffaella