Ho passato gli ultimi mesi (anni?) a cercare la felicità.
Degli altri.
Pensavo sempre a cosa avrebbe reso felici le persone a cui voglio bene.
Agivo con l'unico scopo di renderle felici.
Facevo ciò che piace a loro, cucinavo i loro piatti preferiti, non cucinavo se erano a dieta, si andava dove volevano loro, li lasciavo fare senza pensare a me. Qualsiasi cosa che facevo per me mi sembrava sprecata, tempo perso.
La loro felicità è la mia felicità, pensavo.
BALLE.
La MIA felicità è MIA.
Certo che mi si riempie il cuore di gioia quando vedo sorridere mio figlio. O mio marito.
Ma quella è la LORO felicità. Non è la mia.
Nessuno si preoccupa di sapere se sono felice.
O meglio, io lo dico apertamente che non sono felice e loro mi guardano come per dire "Fatti tuoi.....hai dei problemi di testa".
Me la sono presa con loro per la mancanza di sentimento, di empatia, per il menefreghismo che dimostravano nei miei confronti.
E ho montato dentro una rabbia pazzesca.
Possibile che la mia felicità non interessi alla mia famiglia? Possibile che tra tutte le persone al mondo io ho beccato solo quelle egoiste? Forse sono veramente sbagliata? Forse vedo le cose da un punto di vista sbagliato?
Poi ho compreso.
Loro non c'entrano niente.
Tutti gli esseri umani in fondo sono egoisti, nel senso buono del termine.
Cioè di quelli che pensano alla loro felicità senza danneggiare gli altri.
Ed è giusto così.
La mia felicità non può essere legata a nessun'altro se non a me. Non può dipendere da altre persone, che hanno un proprio carattere, una propria vita, una giornata no, un momento di scazzo, magari sono stanche quando io sono attiva o corrono quando io avrei solo voglia di dormire.
Devo solo chiedermi....."Cosa mi rende felice?".
Bella domanda.
Peccato che non ho ancora trovato una risposta.
Da oggi parte la ricerca.
Della MIA strada come dicevo qualche post fa.
Della MIA felicità.
E sono sicura che questo cammino farà bene a me e alla mia famiglia. Perchè il viaggio è più importante della meta.
Perchè mi sono resa conto che cercando la loro felicità sono diventata una persona brutta.
Non sono così e non voglio essere così.
Provo a riprendere in mano la situazione.
OK.
Da oggi.
Decido IO cosa.
Decido IO quando.
Decido IO chi.
Brava!!!
RispondiEliminaoh mamma....
RispondiEliminaio continuo a dire che siam gemelle......
sarà un lavoro duro, ma son certa che ci riuscirai! ;)
e....dovrei iniziare a farlo anche io.
Dai partiamo insieme!!!
EliminaE' un buon inizio, Pat. Essere felice dipende da te, dal tuo atteggiamento verso la vita e le persone. Il primo passo è capirlo :-). Un bacio e forza!!!
RispondiEliminaRos, non ci crederai, ma dopo aver avuto questa illuminazione mi sento forte come non mai!! Speriamo che duri...;-)
EliminaUn abbraccio "forte"
IO decido che hai fatto bene
RispondiEliminaIO decido che la spunterai alla grande
IO decido che sicuramente ci vorrà un dolce iper calorico per affrontare la situazione.
Un abbraccio!
Ho appena finito la terza torta allo yogurt (in ordine: cocco, agrumi, frutti di bosco)!!!
EliminaUn bacione
Pat mi hai rubato le parole di bocca... tutte accidenti!
RispondiEliminaforse donne=masochismo quando diventiamo madri? boh...
Non so se dipende solo dall'essere mamma, credo però che influisca tanto...
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