Io.
Mi sono chiesta cosa fosse questo malessere.
Non c'entra la fine dell'estate o delle vacanze, il ritorno alla routine in
E' che DEVO ricominciare a frequentare gente che non mi va proprio di rivedere.
Tante mamme, alcuni papà, rappresentanti di classe, facce da culo varie.
Mi devo immergere di nuovo in quel mondo falso e ipocrita costituito dal "gruppo di classe", dove non esiste nessun "gruppo" tantomeno "di classe".
Genitori che fanno "gruppetti", che custodiscono segreti che se svelati probabilmente porterebbero all'uccisione del Papa o alla pace nel mondo o semplicemente
Finti sorrisi e stucchevoli convenevoli che anche no.
Madriteresedicalcutta davanti la maestra e stronze-odiose appena l'insegnante volta le spalle.
Io che non ci sto e che quindi sono "quella rustica, asociale". Peccato che io posso diventare socievole (con chi voglio), ma loro falsi ci moriranno.
'Siamo tutti amici!!'
Amici? Chi, voi?
Amici un cazzo.
Io i miei amici me li scelgo con tanta, tantissima fatica.
Dopo trentacinque anni si contano sulle dita di una mano di un cartone animato americano (che ne ha quattro!).
Non sono abituata a chiamare amico chiunque abbia un figlio/a dell'età del mio e la sorte (o la sfiga) ha voluto riunirli in una classe di scuola.
Certo qualche genitore mi è pure simpatico, mi piace scambiarci qualche battuta, ma niente di più. E comunque sono la minoranza.
Il numero grosso appartiene alla categoria iomadremodelloorganizzo festemasoloperchidicoiomalaclasseèunita.
Sono insofferente.
Cerco di pensare che basterà non dare confidenza a nessuno, ma in realtà so che nel bene o nel male dovrò parlarci per rimanere aggiornata sulle iniziative della classe.
Perché se te ne stai per i fatti tuoi ti tagliano fuori e non ti fanno sapere niente.
Non mi va di passare per quella che se ne frega del figlio.
Non tanto per le maestre che... sticazzi, ma per Diego.
Lui ci tiene e non voglio deluderlo.
Mi rimbocco le maniche.
Ho ancora una settimana per seguire qualche lezione di recitazione.
Mi sa che mi ci vorrebbe De Niro come professore.
Copio tutto quello che hai scritto e lo moltiplico X 3.
RispondiEliminax 3....hai tutta la mia solidarietà! :-)
EliminaHai ragione ma ci sono così tante situazioni in cui devi, se non proprio fingere, quantomeno tollerare. Non sai quante clienti sbatterei fuori a calci...ma non posso farlo altrimenti chiudiamo l'attività. Con qualcuna che ha proprio esagerato però la soddisfazione me la sono tolta ;-)...non sai quanto ho dormito bene quella notte :-)... Baci e forza!!
RispondiEliminaHai ragione Ros, ma nel lavoro ero veramente molto tollerante...qui non ci riesco! Vediamo la trasformazione dopo Robert ;-)
EliminaCome ti capisco, abbiamo gli stessi pensieri. Dover vedere di nuovo certe facce di genitori è la cosa che mi spaventa di più (mica la routine della scuola)! Anche io moltiplico x 3!
RispondiEliminaInfatti...la routine non mi preoccupa affatto. x 3: anche a te tutta la mia solidarietà!
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