sabato 12 novembre 2016

La cooperativa

Ultimamente sembra che vada di moda rompermi le palle infastidirmi.
Provocazioni su provocazioni, martellamenti e violenze psicologiche.
Finisce uno, comincia un altro.
Credo che a mia insaputa sia nata la cooperativa "ROMPEREAPAT".
Sì è vero che sono stressata (chi non lo è?), più che altro è che i motivi del mio scazzo sono sempre gli stessi e non dipendono da me.
Gli altri mi scagliano addosso le loro ansie, paure, pensieri, problemi.
Forse credono che io abbia la soluzione a tutti i loro mali.
O forse loro si scaricano, ma riempiono il mio sacco che non è nemmeno tanto grande e tracimando tira fuori il peggio di me.
Avrei voglia di stare da sola chiusa in una stanza per almeno dieci giorni, nutrirmi a pizza rigorosamente dal cartone e pure da sdraiata.
Senza contatti con il mondo esterno.
Dormire, riposare, mangiare, respirare.
Nient'altro.
Invece mi ritrovo a pensare a quando potrò avere un'ora libera da passare da sola inebetita sul divano.
Va via qualcuno e puntualmente arriva qualcun altro. Se proprio non si riesce a mandarmi qualcuno fisicamente arriva la classica telefonata rompipalle.
Con un sincronismo perfetto che manco la staffetta 4x100 giamaicana alle Olimpiadi.
Non sono stronza, non sono cattiva.
Ho solo bisogno di respirare.