martedì 27 maggio 2014

Il punto


Facciamo il punto della situazione.
Sono passati 35 giorni dall'inizio della mia nuova vita.
La Wii mi ricorda lo scorrere lento del tempo, giorno dopo giorno.
Ho accumalato 15 ore di ginnastica su Wii Fit Plus.
Ho imparato a mangiare frutta e verdura. Anche diverse volte al giorno.
Il mio caffè ormai è solo decaffeinato. Ho scoperto che in tempo di guerra è buono pure quello.
Sono 35 giorni 840 ore che non bevo Coca Cola. Un'eternità.
Ho mangiato in tutto un gelato. Uno. Ripeto: uno. Sottolineo: uno.
Ho comprato un contapassi. Non mi vergogno di indossarlo.
Al McDonald mangio insalata. E un po' me ne vergogno.
Devo prendere mezza pasticca tutte le mattine. Per quanto tempo? Per sempre.

Dicono che quando tocchi il fondo puoi solo risalire.
Rileggendo l'elenco sopra, mi sembra di scavarlo, il fondo.

Note positive.
Fisicamente (e mentalmente) mi sento meglio. Molto meglio.
Ho perso 5 kg e mi vedo più carina.
Non ho più crisi d'astinenza da caffeina.
Ho scoperto che la Fanta zero è buona.
Il reparto frutta e verdura del supermercato vicino casa mia ha subito un impennamento degli incassi.
La Ferrero invece ha chiamato per sapere cosa fosse successo.
La pressione è "nella norma".
Il mio cuore ha un ritmo regolare e una frequenza perfetta.
Anche quando sono emozionata, incazzata, eccitata, delirante, ansiosa il mio cuore batte sempre nella stessa maniera.
Come per dire 'Ecchisenefrega!! di quello che sta provando il tuo fottuto cervello, io me ne voglio stare qui tranquillo e in pace'.
Dovrei imparare da lui. Un po' lo invidio.
Simone ha avuta la sua rivincita.
Una bella e porca rivincita.
Dopo anni passati ad essere insultato per la dieta e la corsa, adesso se la gode alla grande.
Dalla serie....se sputi in aria...


lunedì 26 maggio 2014

Cambiare

Ho fatto una cosa di cui mi vergogno tantissimo.
Poco più di un mese fa non ci avrei scommesso due lire, invece l'ho fatto.
Io, io. Proprio io.
E' un cosa da malati mentali, da sociopsicopatici, da disadattati, da qualcuno che gli manca qualche venerdì.
Sul tema ho intavolato discorsoni e mega prediche.
Ho filosofeggiato, sputato sentenze, puntato il dito, scosso la testa, sbeffeggiato chi vedevo fare un cosa del genere..
E senza alcun pudore ci sono cascata anch'io.
Beh, a mia parziale discolpa, diciamo che ci sono un po' "dovuta" cascare.
Dalla serie "per forza o per amore".
Comunque sia l'ho fatto.

Ho mangiato un'insalata.
...
...
Da McDonald.



venerdì 23 maggio 2014

Parole e gesti

Contano di più i gesti o le parole?
Fino a poco tempo fa avrei risposto senza batter ciglio, i gesti.
Non ho bisogno di chiacchere.
Di chiacchere ne è pieno il mondo, le parole non comportano sacrificio.
Ho sempre pensato che se tanta gente invece di sprecare il fiato a parlare gonfiasse dei palloncini, almeno qualche bambino sarebbe felice.
Ma oggi sono dubbiosa.
Se a dei comportamenti meravigliosi, a dei gesti affettuosi, a piccole attenzioni di riguardo seguono parole spiacevoli, come la mettiamo?
Continuo a focalizzarmi sui fatti più che sulle parole, giustifico certe espressioni, cerco di dare una spiegazione.
Ma a lungo andare pesano.
Come macigni.
E si stampano nella mia memoria aggrappandosi con tutte le forze per non essere cancellate.
Riescono ad oscurare anche il più bello dei gesti.
Non dico che i gesti non contano, ma magari bilanciarli con le parole non sarebbe male.
Non avevo mai dato così tanta importanza alle parole come in questo momento.
Sento il bisogno di parole.
Di belle parole.
Mi sa che mi conviene telefonare a qualche politico.

giovedì 15 maggio 2014

Comandare è meglio che fottere

Dalle mie parti non si usa tanto questo modo di dire.
Me l'hanno insegnato, direi anche egregiamente, i miei amici napoletani con i quali ho condiviso dieci anni lavorativi.
Non lo conoscevo e la prima volta che l'ho sentito mi ci sono anche fatta una bella risata.
Per me è difficile da comprendere.
Mentre per la seconda azione provo un certo interesse, comandare non mi garba per niente.
Certo mi piace farmi rispettare, non amo essere comandata, ma a comandare proprio non ci tengo.
Comandare preclude una bella dose di furbizia, di menefreghismo, di egoismo e di arroganza. Per ovvi motivi non sono portata al comando.
Non parlo di dirigere.
Il direttore "dirige" l'orchestra, non la comanda. Anzi. Mette il suo lavoro a servizio dell'orchestra per ottenere un risultato eccellente.
Chi comanda invece è diverso. E' qualcuno carico di ego e scarico di intelligenza che vuole prevaricare qualcun'altro.
Più invecchio e più mi rendo conto cosa volessero dire i napoletani. Non mi riferisco alla politica, per carità, che non merita neanche il tempo che dedico a questo post.
Lo vedo dalle piccole cose. In primis dalla scuola.
E lì di persone a cui piace comandare ce se sono tante.
Da lontano (ma moooolto lontano) sembrano bravissime persone, sempre pronte ad aiutare, fare, organizzare, sistemare, preparare.
Da dentro si rivelano per quelle che sono.
Persone false, subdole e maligne.
Niente è fatto per il bene della scuola, degli alunni, delle maestre o dei genitori.
Ogni cosa è fatta solo ed esclusivamente per appagare quell'insano ego che li divora.
Che li spinge ad essere sempre al centro dell'attenzione, a comandare, a prendere decisioni per la collettività, quando in realtà nessuno ha chiesto loro niente.
Io li annuso subito, non so perchè ma ho sviluppato un sesto senso per gli imbecilli.
E quindi mi diverto a vedere lo spettacolo seduta in prima fila.
Ogni parola che dicono, ogni mossa che fanno so già dove vogliono andare a parare.
Mi diverto a metterli in difficoltà, facendo domande scomode o svelando "inavvertitamente" qualche altarino.
Le loro facce non hanno prezzo. Anche quando si credono più furbi di tutti.
A volte avrei voglia di sputargli in faccia quello che penso di loro, ma poi mi fermo.
Non capirebbero, non possono capire.
Io sono quella sbagliata, quella strana, quella che si tiene alla larga dalle loro organizzazioni.
Quella che non fa, non organizza, non comanda.

Quindi, cari miei, tenetevi il comandare.
Che io mi tengo il fottere.



venerdì 9 maggio 2014

Santi, poeti, navigatori e...

Calciatori.
L'Italia è il Paese del calcio, lo so, l'ho sempre saputo.
Ma mi chiedo:
con i cento canali che Sky ci mette a disposizione (disposizione?? No, costa come chili di cocaina pura), tra serie tv, canali a tema, cinema, documentari e varie ed eventuali, perchè e sottolineo PERCHE', dobbiamo vedere sempre e solo calcio??
Devo anche ammettere che a me il calcio piace. Se c'è in tv una bella partita me la vedo volentieri. Ma ho detto "una", ho detto pure "bella"...
Una volta era diverso.
C'erano le partite la domenica, solo ed esclusivamente la domenica.
E giù con moviole, commenti, tutti grandi allenatori fino alla mezzanotte..
Poi basta.
Stop.
Si ritornava alla vita normale fino alla domenica successiva. I più invasati si prolungavano al lunedì sera con il processo di Biscardi, ma erano pochi e incompresi.
Adesso invece non si salta nemmeno un giorno. Il campionato parte il sabato per finire il lunedì. Martedì, mercoledì e giovedì ci sono le coppe, e la partita si vede lo stesso anche se non c'è nemmeno una squadra italiana. Rimarrebbe il venerdì...ma vuoi che non ci sia una partita del campionato inglese, francese, tedesco o napoletano??
Non ne posso più.
E quest'anno non finisce tutto a maggio, ci sono anche i mondiali...senza tregua! Non voglio pensarci.
A tv spenta non cambia molto.
Si parla comunque di calcio.
Citando nomi di squadre e giocatori inverosimili, proveniente dalle lande più sperdute del pianeta.
E se provo a mettere in dubbio l'esistenza di un qualsiasi giocatore menzionato...ecco qua la smentita con tanto di prova inconfutabile: l'Almanacco del calcio della Panini.
Se al posto dell'almanacco mio figlio fosse interessato così tanto ad un libro di fisica, a quest'ora sarebbe il nipote marchigiano di Einstein!
Non se ne separa mai, lo tiene con tanta cura che nemmeno un prete con il vangelo autografato dai quattro apostoli.

A tavola per deviare il discorso provo a dire:
"Allora, cosa possiamo fare di bello domani?"
e la risposta puntuale di Diego (girandosi verso il padre) è:
" Babbo, ma per te chi la vince la Champions League?".
O_o
Sola, mi sento sola.
Ma poteva andarmi peggio.
Se avessi avuto una femmina magari mi avrebbe cominciato a parlare di smalti e di trucchi.
E allora lì sarei stata veramente nella merda.
Meglio il calcio, va.

venerdì 2 maggio 2014

Domande e paragoni

Perchè io ho un culone
e invece la Marini ha "curve giunoniche"?

Perchè il mio macellaio è un vecchio con la 'panza'
e invece Briatore è un uomo affascinante?

Perchè se vado in giro vestita male, a me guardano come se fossi una matta
e invece Lapo fa "tendenza"?