Oggi è il settimo giorno.
Della mia nuova vita.
Ho deciso di raccontarlo solo oggi perchè mi è sempre piaciuto scherzare con la battuta del film di AldoGiovanniGiacomo "e il settimo giorno Dio creò il cheeseburger!".
Volevo anche proporre nel blog di fare un elenco di quello che secondo noi Dio ha creato quel famoso settimo giorno.
Invece eccomi qui.
Sono passati sette giorni.
Dire una settimana sarebbe troppo riduttivo.
Sette giorni descrive meglio la pesantezza di ogni singolo momento trascorso.
Niente poesia, andiamo al sodo. Nudo e crudo, come mi piace essere.
Il mio cuore e la mia pressione hanno deciso di dare un party nel mio corpo senza neanche avvertirmi.
Hanno deciso che volevano provare l'ebbrezza di "andare al massimo".
E ci stanno riuscendo alla grande, brutti bastardi.
Niente di grave (spero), ma ultimamente la mia pressione si è alzata un po', un bel po'. E questo unito al mio cuore che è sempre stato accelerato mi ha fatto preoccupare veramente.
Troppo spesso mi sono nascosta dietro al fatto che sono una persona moooolto ansiosa.
Ho fatto due conti:
sono a metà vita media con un cuore che batte il doppio più veloce di uno normale.
Se la matematica non è un'opinione...
Prima ancora di consultare il medico, ho preso la mia decisione: non voglio stare male.
Ho cominciato subito a mangiare bene e a fare un po' di attività fisica.
Io.
Proprio io.
Quella che insultava allegramente i salutisti, le diete, lo sport.
Non credo a nessun dio, ma se ci fosse sono sicura che si sta divertendo alla grande a vedermi mangiare scondito e fare regolare movimento!
Non si tratta di una semplice dieta, è un modo di vivere.
Che devo ancora metabolizzare, che ancora non mi appartiene, ma che sono sicura mi porterà solo benefici.
E se Dio il settimo giorno avesse creato "la vita salutare"? :-)