giovedì 31 ottobre 2013

A te ...




Certi sentimenti non hanno bisogno di tante parole.

Buon anniversario amore.




lunedì 28 ottobre 2013

Via la nebbia

Il week end è stato molto produttivo, soprattutto per il morale.
Siamo partiti sabato con una nebbia che rispecchiava perfettamente il mio stato d'animo.
Opaca, triste, cupa e soprattutto che non ti fa vedere "oltre".
Siamo arrivati in montagna che era una giornata stupenda. Il sole splendeva solitario in un cielo che non ho mai visto così azzurro. O forse lo è stato tante altre volte ma sabato l'ho apprezzato di più.
Temperatura da maniche corte. A mille metri. A fine ottobre.
Era un segno.
Per forza.
Sarà che ho riletto venerdì Il cammino di Santiago (per puntualizzare: non è il mio libro preferito di Coelho, ma me lo sono ritrovato per caso in mano dalla libreria di mia madre che giura di non averlo mai visto.......mistero!!).
Non amo leggere certe cose in periodi, diciamo così, complicati e in cui mi sento molto mooolto vulnerabile (e influenzabile), ma è servito per fermare il vortice di seghe mentali preoccupazioni che avevo creato intorno a me.
Mi sono presa a schiaffi, letteralmente.
Quindi quel sole che splendeva fiero e orgoglioso sulla mia testa non poteva che essere un segno.
Domenica con il tempo ugualmente splendente, prendo l'iniziativa.
Invito Simone e Diego a fare un'escursione sul monte vicino casa nostra (che si chiama Monte Tranquilla, e se non è un segno anche questo....).
Passato il loro primo stupore (e sarcasmo vario) per il mio inconsueto invito a fare qualcosa di attivo si parte.
Zaino in spalla.
Non eravamo equipaggiati per il trekking, sembravamo per lo più tre sfollati ma l'entusiasmo era alle stelle (Entusiasmo.....maledetto Coelho!!).
Mi ero imposta di non lamentarmi come faccio sempre appena muovo un passo e di godermi la giornata, il sole, il cammino e la mia famiglia.
Abbiamo camminato (arrampicati sarebbe più giusto) per tre ore, fermandoci spesso a prendere fiato e soprattutto a goderci il panorama.
Durante la salita ero sfinita ma la mia mente si era come "sbloccata", non pensava più a niente.
Si era LIBERATA.
Siamo rientrati a casa stanchi morti (io e Simone mentre Diego ha continuato a correre per tutto il pomeriggio......scusate è solo invidia....) ma felici.
Ho provato una strana sensazione: mi sentivo in pace con me stessa e con il mondo.
Non era diverso da altri week end. Il sole c'è sempre stato, il monte pure, la mia famiglia anche.
Ero io che ero diversa. Prima non volevo vedere, ero circondata da nebbia.
Ieri me la sono gustata perché ho capito (grazie al libro o agli schiaffi!) che dipende da me, solo da me.
E ho avuto il coraggio di credere che potevo farcela.
Ce l'ho fatta!

lunedì 21 ottobre 2013

Il peggio non è mai morto

Mio marito non ha lavorato nemmeno oggi.
Ormai la ditta per la quale lavora va avanti a singhiozzo (e sputi aggiungerei!).

Se il tempo lo permette ce ne andiamo in giro a cazzeggiare facendo finta di dimenticarci in che merda di situazione siamo.

Ma oggi piove.

Tempo di merda (ndr).

Risultato:
depressione a palla (io),
magone allo stomaco (io),
un uovo sodo in gola che non vuole scendere (io),
sette quadri appesi in ordine sparso per qualsiasi stanza della casa (lui),
mensole di dubbio gusto, uscite da qualche parte del garage (e se erano finite lì ci sarà stato pure un motivo!) (lui),
riordino maniacale della stanza computer (in teoria il mio ufficio, in pratica una discarica abusiva) (lui).

Adesso mi ritrovo depressa, magonata e con in più il terrore di sedermi al computer per paura di mettere qualcosa in disordine.


lunedì 14 ottobre 2013

Pecore, religione e libertà

Sabato è iniziato il catechismo.
Per gli altri, non per Diego.
E' stata una nostra scelta quando è nato, ed è stata una sua scelta adesso.
Come la penso sulla religione, divinità ecc... già si sa.
Lui è cresciuto con un pensiero forse un po' troppo scientifico ma libero.
Libero di conoscere e di scegliere.
Wikipedia ci ha aiutato a conoscere le religioni più diffuse al mondo, anche quelle poco famose a dire il vero.
E' stato un arricchimento anche per me.
Ho ricevuto la classica educazione cattolico- bigotta.
"Devi" andare al catechismo perché tutti ci vanno, "devi" andare alla messa perché tutti lo fanno, non fare domande "scomode", cerca di non dubitare di quello che ti dicono (o se vuoi dubitare tienitelo per te!).
I primi dubbi su Dio li ho avuti a 8 anni, quando un gravissimo lutto ha colpito la mia famiglia.
Cercavo delle risposte a domande che purtroppo non ne avevano.
Provavo dolore, rabbia, solitudine e la religione non mi è mai stata d'aiuto.
A volte avrei avuto bisogno di credere, per alleggerire il mio dolore.
Ma purtroppo non ci sono mai riuscita.
Anche adesso guardo con ammirazione chi crede ciecamente in un qualsiasi dio, se questo li rende felici e sereni.
Ma non sopporto le pecore.
Quelle che seguono il gregge e non si chiedono mai "Ma dove cazzo stiamo andando?"
Quelle che "Tutti lo fanno quindi...".
Quelle che ti guardano storto solo perché hai deciso che forse il loro gregge non faceva al caso tuo. Scusate tanto, ma non è la vostra religione che predica la tolleranza e la comprensione verso tutto e tutti? Il perdono per le pecorelle smarrite?
Sono fiera delle mie scelte e, credetemi, in un paesino come quello in cui vivo, anche del coraggio di essere diversi.
La cosa che più mi rende orgogliosa è che anche Diego è fiero di se stesso e capisce la fortuna che ha avuto a poter scegliere, a non essere obbligato a fare una cosa solo perché la fanno tutti.
Stamattina davanti la scuola non si parlava d'altro.
Tutte le mamme a dire: "Ieri siamo andati a messa. Sai quanti anni erano che non andavo? Se penso che sarà così tutte le domeniche....".
Ma vi rendete conto di quello che dite?
Che insegnamento date ai vostri figli?
E poi siamo noi quelli "strani".....

lunedì 7 ottobre 2013

La pensione

Sarà che oggi è lunedì.....
Sarà che oggi il tempo fa schifo e fuori è tutto grigio......
Sarà che oggi ho il vaffanculo facile.....
Sarà....
Ma.....
Gentilmente......
Con molta delicatezza......
qualcuno potrebbe spiegare al tizio che mi scrive le mail per propormi di "calcolare la mia pensione" che se va tutto bene non la vedrò mai?
E se mai dovessi arrivarci morirò d'infarto appena capirò  la somma da fame che prenderò?
Perchè vuole rovinarmi il gusto dell'incerto?
Che magari cambierà legge (BUAHAHAHAHAH!!!) e andrò in pensione a 50 anni con diecimila (mi sono vergognata di scriverlo in cifre!) euro al mese.
Chi lo sa?
Perchè deve rompermi l'esistenza anticipandomi che non prenderò mai un cazzo di euro di pensione? O se sì la prenderò a 97 anni?

Gentilissimo Sig. Calcolapensionedeimieicoglioni,
ma vaffanculo va!!
Tu, la pensione e tutto  il sistema politico di merda che ci ritroviamo!

mercoledì 2 ottobre 2013

L'importanza di ridere

Mio fratello mi ha regalato per il mio compleanno il Blue Ray (per carità non chiamatelo semplicemente "dvd"!!) del mio film/cartone preferito:

"Chi ha incastrato Roger Rabbit?"

Non ridete.
E' veramente un film che adoro.
L'ho rivisto con piacere con la mia famiglia (ndr: a Diego è piaciuto un sacco! Alla facciaccia di Saetta McQueen!!)

Punto primo:
hanno fatto un mega lavoro a mettere insieme cartoni e umani per tutta la durata del film. Oggi sarebbe una sciocchezza, qualche software e pochi click, ma 25 anni fa non doveva essere uno scherzo.

Secondo:
è stato un film/cartone troppo sottovalutato. A parte la storia (niente di eclatante) il messaggio trasmesso è una pietra delle fondamenta della mia vita: i cartoni sono importanti perchè "fanno ridere", ti sollevano il morale e prendono la vita con molta leggerezza.
Puoi avere tutte le fortune del mondo ma se non ti fai mai una bella risata ti mancherà sempre qualcosa.

In ultimo (ma non per importanza):
maschietti ricordatevi sempre cosa risponde Jessica quando le chiedono cosa ci trova di bello in quel coniglio.....
"Mi fa ridere!"