lunedì 29 luglio 2013

La maledizione del runner.

Aggiornamento bollettino medico: sono alla sesta iniezione di quell'antibiotico da cavallo dopato.
Il cortisone ho dovuto smetterlo perchè sono stata costretta a scegliere tra lui e il mio cuore. Ho scelto il cuore, mi serve ancora per un po' di tempo.
Rx negative, almeno quello.
Miglioramenti? Lievi, molto molto lievi.
E questo caldo infernale non aiuta sicuramente.
Chi mi conosce sa che soffro il caldo già sopra i 19 gradi. Figuriamoci a 39 gradi e con i bronchi in sciopero.
Questo week end niente montagna. Dovevo fare le iniezioni e in un paese che conta dieci persone non potevo rischiare di portarmi l'occorrente e non trovare nessuno che me le facesse.
Quindi, addio aria fresca.
Ieri ho rantolato (letteralmente) dal divano alla vasca tutto il giorno.
Non mi capacito di come possa aver preso una bronchite così brutta. A luglio. E soprattutto mi preoccupa il fatto che mi sto facendo delle bombe incredibili che smaltirò se va bene fra due anni e non ho avuto netti miglioramenti.
Comunque.....
Ieri pomeriggio tra un rantolo e l'altro Simone riceve un sms dal suo "amichetto di corsa" montanaro. Si era preoccupato che non ci aveva visto. Simone gli risponde che stavo male, che ho una bruttissima bronchite.
E lui cosa risponde?
"Dì a Pat che questo è quello che succede se non corri e non sei allenato...."
Ok, d'accordo. Ho cominciato io. Ho insultato per un anno intero tutto il mondo dei runner, senza andarci neanche troppo per il sottile veramente.
Ma da questo a fare come i bambini "lalalalala ti sta bene che hai preso la bronchite brutta pigrona che non sei altro..." ci passa.
Visto che meno parlo e meglio sto, la mia risposta è stata semplicemente un meraviglioso dito medio alzato al cielo e dedicato a Simone e al suo amico runner.
Domani ritorno dal medico per sapere se devo continuare la terapia. E mi sa che glielo dico io come si chiama la mia malattia.
"La maledizione del runner"

mercoledì 24 luglio 2013

Evviva l'estate!!!

Da febbraio a maggio non sono stata in forma, cioè non che prima ero in forma, snella e palestrata, ma diciamo sono sempre stata malaticcia. Tra un'influenza, un mal di gola, una tracheite, laringite, qualsiasicosafiniscainite non sono mai stata al 100%.
E' certo, è colpa di questo fottuto inverno che non vuole mai finire, è colpa del tempo che è diventato matto, di questa estate che non si decide ad arrivare.
Ebbene, siamo al 24 luglio.
E' caldo, come è giusto che sia.
Finalmente è arrivata questa tanto attesa estate.
Bene?
No. Per me è uguale.
Dopo aver passato gli ultimi venti giorni a tossire come un fumatore incallito che nemmeno se avessi fumato un metro cubo di asfalto (per la cronaca: non ho mai fatto un tiro in vita mia!!), a sputacchiare pezzi di bronco qua è là, quattro giorni fa mi sono autoprescritta una cura di antibiotici (e non sono molto amante delle medicine).
Bene?
No. Uguale.
Ieri mi mancava il respiro.
Ho capito subito che era asma, purtroppo per colpa di Diego la so riconoscere subito.
Ma non l'avevo mai provata sulla mia pelle.
Una delle peggiori sensazioni mai provate.
Mentre provvedevo immediatamente ad impasticcarmi di cortisone (sì lo so che fa male, ma se non respiri stai peggio!), mi è venuto in mente: "Questo sì che toglie il fiato, altro che il grande amore!" e ho immaginato la scena.....

"Caro per quanto ti amo mi manca il respiro......"

"No tesoro, quella è asma!!"

Sarà che mi arriva poco ossigeno al cervello, ma la mia mente partorisce solo minchiate!!

P.s.: dopo l'autodiagnosi e il cortisone sono andata dal medico.
C'erano solo due anziani in fila prima di me.
Appena sono entrata mi è venuto da tossire. Tempo venti secondi è uscito il medico con la mascherina che ha gridato: "Vi prego!! Fatela passare altrimenti ci riempie la sala d'aspetto di germi!!!".
Inutile dire che mi sono sentita come un'appestata, ma in compenso ho evitato l'attesa (e ho capito che il mio medico ha dei seri problemi mentali!!).
Comunque...... 3 iniezioni di un antibiotico bomba che ucciderebbe anche un cavallo e manciate di cortisone come se non ci fosse un domani.

P.P.S.: Anche Diego è sotto antibiotici per un'otite!!

Evviva l'estate?
Ma vaffanculo va.......

mercoledì 17 luglio 2013

Più di ieri, meno di domani....

Diciotto anni fa io e Simo ci siamo "messi insieme", come si dice dalle mie parti.
Io ero praticamente una bambina e lui è entrato nella mia vita con i fuochi d'artificio.
Ho passato i primi anni a chiedermi cosa avevo fatto di tanto bello per meritarmi vicino una persona così meravigliosa.
E ancora oggi mi guardo in giro e penso la stessa cosa.
Certo, io non ho più 16 anni e sono cambiate tante cose.
Sono cambiata io.
E' cambiato lui.
Sono cambiate le nostre famiglie d'origine.
I nostri amici. I nostri interessi. I nostri lavori.
Ma NOI non siamo cambiati.
Certo abbiamo dovuto aggiustare il tiro passo dopo passo, anno dopo anno, evento dopo evento, ma tra una spallata e un insulto siamo rimasti sempre NOI.
In diciotto anni non siamo mai stati lontani per più di un giorno.
Tranne per la gita del quinto superiore. Cinque giorni a Praga, i più lunghi della mia vita. Facevo il conto alla rovescia per quanto mancava per rivederlo.
Non lo so spiegare, razionalmente non lo so proprio spiegare.
Vedo tutti i suoi difetti (e ce ne sono eccome se ce sono :-)) e tutti i suoi pregi,  mi rendo conto di quanto siamo totalmente diversi ma così profondamente simili.
Sono stata fortunata ad averlo incontrato.
In queso caso credo al destino.
Io 16 anni, lui 27.
Amicizie diverse, passioni diverse, anagraficamente lontani.
Niente faceva pensare che ci saremmo mai potuti incontrare. E innamorare.
E' successo e basta.
Si vede che quel giorno l'universo ha voluto farmi un regalo.



Simone TI AMO....più di ieri, meno di domani.....

giovedì 11 luglio 2013

Il segreto del successo

"Dietro ogni grande uomo c'è sempre una grande donna"

Simone ha perso 40 kg in due anni.
Praticamente è diventato un'altra persona.
Fisicamente e mentalmente.
Il calo del peso è stato direttamente proporzionale all'aumento dell'autostima. E di questo sono strafelice.
Avere accanto una persona soddisfatta e più sicura di sé può farci solo bene.
A lui ma anche a me.
Tutte le persone che lo incontrano (e magari non lo vedevano da un po' di tempo) rimangono allibite.
Con gli occhi spalancati dallo stupore chiedono: "Ma come hai fatto???".
La risposta è sempre la stessa:  dieta e corsa.
E, secondo me, anche piuttosto scontata.
Cosa pensi che abbia perso il peso equivalente ad un bambino di dodici anni mangiando bignè stravaccato in poltrona a guardare la tv???
Oltre alla risposta scontata, Simone aggiunge sempre: "E grazie a Pat che mi ha sempre insultato..... "
°_O
"....e più mi insultava più mi dava la forza di non mollare!".
"Come? Ti insulta???"
"Sì sempre!!! Prima di partire per la corsa e anche quando rientro dalla corsa..."
Io aggiungerei che se fosse per me lo insulterei anche 'durante la corsa', ma magari tramite un microfono ed un auricolare perché altrimenti sarei costretta ad inseguirlo nella corsa!!
La gente ride e pensa che sia una battuta. Peccato che sia semplicemente la fotografia della realtà.
Da una parte penso 'Che stronza che sono!', ma dall'altra vado fiera del mio ruolo di "motivatore".
Perché anche gli insulti per far sì che siano produttivi e non solamente offensivi devono essere ben detti.
E' un'arte.
E' un talento e non tutti ce l'hanno.
E, a quanto pare, visti i risultati, sono la campionessa del mondo degli insulti!! (E me ne vanto!!)
:D

mercoledì 3 luglio 2013

La MIA felicità.

Ho passato gli ultimi mesi (anni?) a cercare la felicità.
Degli altri.
Pensavo sempre a cosa avrebbe reso felici le persone a cui voglio bene.
Agivo con l'unico scopo di renderle felici.
Facevo ciò che piace a loro, cucinavo i loro piatti preferiti, non cucinavo se erano a dieta, si andava dove volevano loro, li lasciavo fare senza pensare a me. Qualsiasi cosa che facevo per me mi sembrava sprecata, tempo perso.
La loro felicità è la mia felicità, pensavo.
BALLE.
La MIA felicità è MIA.
Certo che mi si riempie il cuore di gioia quando vedo sorridere mio figlio. O mio marito.
Ma quella è la LORO felicità. Non è la mia.
Nessuno si preoccupa di sapere se sono felice.
O meglio, io lo dico apertamente che non sono felice e loro mi guardano come per dire "Fatti tuoi.....hai dei problemi di testa".
Me la sono presa con loro per la mancanza di sentimento, di empatia, per il menefreghismo che dimostravano nei miei confronti.
E ho montato dentro una rabbia pazzesca.
Possibile che la mia felicità non interessi alla mia famiglia? Possibile che tra tutte le persone al mondo io ho beccato solo quelle egoiste? Forse sono veramente sbagliata? Forse vedo le cose da un punto di vista sbagliato?
Poi ho compreso.
Loro non c'entrano niente.
Tutti gli esseri umani in fondo sono egoisti, nel senso buono del termine.
Cioè di quelli che pensano alla loro felicità senza danneggiare gli altri.
Ed è giusto così.
La mia felicità non può essere legata a nessun'altro se non a me. Non può dipendere da altre persone, che hanno un proprio carattere, una propria vita, una giornata no, un momento di scazzo, magari sono stanche quando io sono attiva o corrono quando io avrei solo voglia di dormire.
Devo solo chiedermi....."Cosa mi rende felice?".
Bella domanda.
Peccato che non ho ancora trovato una risposta.
Da oggi parte la ricerca.
Della MIA strada come dicevo qualche post fa.
Della MIA felicità.
E sono sicura che questo cammino farà bene a me e alla mia famiglia. Perchè il viaggio è più importante della meta.
Perchè mi sono resa conto che cercando la loro felicità sono diventata una persona brutta.
Non sono così e non voglio essere così.
Provo a riprendere in mano la situazione.
OK.
Da oggi.
Decido IO cosa.
Decido IO quando.
Decido IO chi.