sabato 27 giugno 2015

5 cose da cui capisco che sto invecchiando

1) Indosso la mia t-shirt preferita, quella degli AC-DC. E più che una ragazzina rockettara e ribelle sembro la sorella scema di Ozzy Osbourne.

2) Inutile fare la splendida e sciorinare tutta la mia conoscenza di Super Mario e dei Pokemon, il commesso di Gamestop continua a darmi del lei e a chiamarmi "Signora".

3) Quando vedo un bel ragazzo sui 25 anni invece di rifarmi gli occhi e sistemarmi i capelli penso "Chissà come sarà bello mio figlio a quell'età!".

4) Quei strani rumori che invadono il mio corridoio di notte non sono i fantasmi. Sono le mie articolazioni che fanno una sinfonia di rumoracci mentre cerco la porta del bagno.

5) Prima riuscivo a tirare fino alle 4 del mattino come se nulla fosse, fresca come una rosa. Adesso alle 11 di sera, stravaccata sul divano con gli occhi a mezz'asta penso solo "Ma quando cazzo finisce questo film di merda??"

mercoledì 17 giugno 2015

Latito, latito...

Latito dal blog. Non ho niente da dire o, forse, ho troppe cose e non so da dove cominciare.

Latito dalla vita sociale, dribblando inviti che manco fossi Cristiano Ronaldo.

Latito anche dagli impegni di casalinga, che se rimando a domani non muore nessuno.

Latito dall'attività fisica, che a malapena ho la forza di aprire una bottiglia di Coca Cola (senza caffeina, mi raccomando) figuriamoci di camminare per mezz'ora.

Latito dalla dieta, che un gelato è la migliore cura per corpo e anima.

Latito da me e dai miei sogni, che adesso non saprei proprio cosa raccontarmi e come giustificarmi.

Latito dai progetti che sono sempre stati alla base del mio modo di vivere, che per adesso mi basta il "qui e ora" poi vedremo.

E come canta Daniele Silvestri:
"E se io latito, latito, mica faccio un illecito..."

mercoledì 3 giugno 2015

Succede a maggio

Come spiegavo a Piky, nel mio tunnel il segnale arriva in ritardo e mi ero completamente scordata dell'appuntamento del "Succede a ...".
Comunque, dalla serie meglio tardi che mai, eccomi qui.
Ma cominciamo dall'inizio...
Il tunnel è stato una costante.
A volte era ampio e luminoso, altre volte buio e angusto, ma si sa che il mio cervello ha dei problemi di percezione.
Grossi problemi.
E soprattutto non esiste nessuna medicina, anche se sto prendendo seriamente in considerazione l'idea di drogarmi.
Messa come sono potrebbe solo farmi bene, tanto sono già devastata di mio.
Sto scherzando, è necessario che lo sottilinei?
Intanto ho ricominciato con la mia droga legale preferita: il gelato.
A causa della fottuta vita salutare avevo deciso di smettere di farmi di gelato optando magari per uno yogurt bianco (uguale vero?), ma sarà stato il tunnel, sarà stato il caldo improvviso, ho girovagato intorno al campo sportivo dove si allena Diego alla ricerca di una gelateria.
E vuoi il destino o la fortuna ho trovato una gelateria che fa il miglior gelato che abbia mai assaggiato in vita mia, e non per vantarmi, io ho un master in gelatologia.
Quindi 3-4 pomeriggi a settimana faccio tappa fissa lì.
E sto meglio, alla faccia della prova costume.

Stavo facendomi allungare i capelli, ero arrivata ad un rispettabilissimo caschetto.
Ma tra il caldo e lo scazzo stress ho fatto la cosa più semplice.
Li ho rasati. Proprio rasati.
Mi sono tolta una cuffia di peli dalla testa che mi surriscaldava il cervello impedendomi di ragionare liberamente.
E pace per tutti quelli che mi dicono che stavo meglio prima, che sembravo più "seria", che non ho più quindici anni.
Fanculo!
Adesso mi sento Pat, prima ero la brutta copia.
Prendere o lasciare, non sono in vena di trattativa.

Le conversazioni in casa hanno avuto sempre un argomento: lavoro e soldi.
Due palle è la cosa più decente che la mia autocensura mi permette di scrivere.
E non dico altro.

Il frigorifero è "svampato" e non ci voleva. Nella disperazione ci siamo comprati un frigo a due porte tipo americano. Non quelli modello astronave, ma veramente grande. Una figata. E ho riscoperto che a pagare a rate (e pure a tasso 0) non c'è niente di male.

Il mese si è concluso nel più strano dei modi, almeno per la mia famiglia.
Per la prima volta abbiamo lasciato da parte la sociopatia e siamo andati in gita con la scuola, genitori compresi. E ci siamo pure divertiti.
Ok, la situazione è più grave del previsto.
Devo provvedere rapidamente o rischio di passare l'estate sotto l'ombrellone a spettegolare con altre madri e a fare l'amicona con tutti, distribuendo inviti e diventando disponibile con tutti.
Nonononononono.....mi devo riprendere alla svelta!! :-D