giovedì 6 ottobre 2016

Come sarebbe facile crescere figli mediocri...

Questa riflessione viene dai post della Puff e da questi ultimi mesi di mia esperienza personale.
Diego ha undici anni, nell'ultimo mese ha cambiato scuola (adesso è alle medie) e squadra di calcio (per comodità).  E' stato una settimana a Malta in vacanza-studio, lui che non aveva mai dormito una notte fuori casa nemmeno dalla nonna.
Quindi tempo di cambiamenti, nuove amicizie, nuovi professori, nuovo allenatore e nuove esperienze. Io sinceramente era un po' preoccupata, ma come al solito mi ha stupito. Ha affrontato tutto con una maturità e una naturalezza che gli ammiro. E naturalmente ci sono stati dei momenti di difficoltà.
"Quel prof non è tanto simpatico..."
"L'allenatore è troppo severo..."
"Ma Pinco non diceva di essere mio amico?"
E io lì ad ascoltare lamentele su prof. e allenatore, amici più o meno veri.
Tantissime ore passate a consolarlo, spronarlo, farlo ragionare, dargli ragione e il più delle volte dargli torto.
Perchè non è dandogli sempre ragione che lo farò crescere bene, perchè difenderlo sempre a prescindere è sbagliato.
Cerco di insegnarli tanti bei principi, trasmettergli tanti bei valori.
O almeno ci provo.
Vorrei solo che capisse le sue grandi qualità e che imparasse a rispettarsi e a farsi rispettare.
A capire che non sempre il mondo è un bel posto e non sempre le persone sono carine e simpatiche, ma che dipende da lui come li vuole affrontare.
A non scappare mai dalle situazioni, ma affrontarle a testa alta.
Ecco... fare questi discorsi con un undicenne, per di più molto sensibile, non è per niente semplice. Significa avere pazienza, taaaanta pazienza.
Significa usare la dolcezza e la comprensione, ma nello stesso tempo spronarlo a reagire.
Significa litigare perchè non gli do ragione, perchè mi ci metto pure io a complicare le cose.
Significa musi lunghi e pianti.
Significa mettersi in discussione come persona, come metodo di educazione.

E a questo proposito mi è venuto in mente:
"Ma quanto sarebbe facile crescere un figlio mediocre?"

"Mamma l'allenatore è troppo severo, mi ha anche ripreso mentre facevo un esercizio!"
"Cosa? Che stronzo!! Come si permette??? Se continua così cambiamo squadra!!!"

"Mamma la prof mi ha corretto una parola sulla verifica, ma l'avevo scritta bene! Mi ha detto che la prossima volta devo imparare a scrivere meglio!"

"Che troia la prof! Ma adesso non ti preoccupare ci vado a litigare e sistemo tutto"

Tre minuti e tutto sistemato.
Nessuna litigata. Nessuna discussione lunga ore.
Un figlio mediocre senza muso lungo. E pure contento.

5 commenti:

  1. Oh come condivido. alle volte mi sembra di essere Tom il gatto che segue la scia del profumo, hai presente, verso la situaizone che hai descritto alla fine. Pace, serenità, figlio contento. Invece ho la sensazione che mi consideri una specie di generale Patton dei poveri nato solo per sfrantecargli i maroni. Ho paura che pensi che non tengo a lui. Poi lo so che non è vero. Però in certi momenti mi si stringe proprio lo stomaco.

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    1. Capita spessissimo cari comari!
      Giusto la scorsa sera con il grande!
      Io gli dico sempre: se fossi solo tua amica ti direi le cose che vorresti sentirti diri, ma dato che sono la tua mamma io ti dico la verità, può non essere piacevole, ma tant'è!!!
      Per sdrammatizzare concludo dicendo: vi rifarete quando sarò vecchia e rincoglionita e mi lascerete all'ospizio senza denti e con il pannolone !
      Bentornata Pat, mi sei mancata!!!

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    2. Ahahah!! Quella dell'ospizio me la giocherò pure io... ;-)

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  2. Ecco il mio fa la prima elementare e già ho indossato i vostri stessi panni...di fronte a me vedo un nero futuro!

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