lunedì 14 ottobre 2013

Pecore, religione e libertà

Sabato è iniziato il catechismo.
Per gli altri, non per Diego.
E' stata una nostra scelta quando è nato, ed è stata una sua scelta adesso.
Come la penso sulla religione, divinità ecc... già si sa.
Lui è cresciuto con un pensiero forse un po' troppo scientifico ma libero.
Libero di conoscere e di scegliere.
Wikipedia ci ha aiutato a conoscere le religioni più diffuse al mondo, anche quelle poco famose a dire il vero.
E' stato un arricchimento anche per me.
Ho ricevuto la classica educazione cattolico- bigotta.
"Devi" andare al catechismo perché tutti ci vanno, "devi" andare alla messa perché tutti lo fanno, non fare domande "scomode", cerca di non dubitare di quello che ti dicono (o se vuoi dubitare tienitelo per te!).
I primi dubbi su Dio li ho avuti a 8 anni, quando un gravissimo lutto ha colpito la mia famiglia.
Cercavo delle risposte a domande che purtroppo non ne avevano.
Provavo dolore, rabbia, solitudine e la religione non mi è mai stata d'aiuto.
A volte avrei avuto bisogno di credere, per alleggerire il mio dolore.
Ma purtroppo non ci sono mai riuscita.
Anche adesso guardo con ammirazione chi crede ciecamente in un qualsiasi dio, se questo li rende felici e sereni.
Ma non sopporto le pecore.
Quelle che seguono il gregge e non si chiedono mai "Ma dove cazzo stiamo andando?"
Quelle che "Tutti lo fanno quindi...".
Quelle che ti guardano storto solo perché hai deciso che forse il loro gregge non faceva al caso tuo. Scusate tanto, ma non è la vostra religione che predica la tolleranza e la comprensione verso tutto e tutti? Il perdono per le pecorelle smarrite?
Sono fiera delle mie scelte e, credetemi, in un paesino come quello in cui vivo, anche del coraggio di essere diversi.
La cosa che più mi rende orgogliosa è che anche Diego è fiero di se stesso e capisce la fortuna che ha avuto a poter scegliere, a non essere obbligato a fare una cosa solo perché la fanno tutti.
Stamattina davanti la scuola non si parlava d'altro.
Tutte le mamme a dire: "Ieri siamo andati a messa. Sai quanti anni erano che non andavo? Se penso che sarà così tutte le domeniche....".
Ma vi rendete conto di quello che dite?
Che insegnamento date ai vostri figli?
E poi siamo noi quelli "strani".....

6 commenti:

  1. Cara Pat, siamo molto simili in questo, noi due (che bello :-)). Il fatto è che le pecore sono la maggioranza, mentre io, chissà perché, amo essere parte integrante di una minoranza :-), e credo sia lo stesso per te. Anche tu sai come la penso sulla religione, la libertà e la tolleranza. Io vivo serena, faccio le cose che penso siano giuste e me ne frego delle critiche. Diego è fortunato ad avere due genitori che gli stanno insegnando a pensare con la sua testa. Ma quanto mi piaci, baby!!! Bacio

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  2. Anche noi lo stesso. Figli non battezzati e pensiero scientifico razionale a iosa. Mio marito é persino un po troppo integralidta... Lio abolirebbe pure Babbo Natale perché é magico e metafisico... Cmq convinta anche io della bontà della scelta.

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  3. Mhhhh, giusto in questi giorni mi chiedevo se iscrivere o no la mia Alena, mi hai illuminata Pat.... bacio.

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  4. Tesoro, e quelli che vanno a messa la notte di Natale? che ne so, magari si sentono a posto per tutto l'anno dal dovere compiuto? condivido tutto quello che dici: chi crede ed è coerente col suo credo ha tutta la mia stima. Chi dice di essere cattolico ma poi si comporta esattamente come me che non lo sono, è soltanto un pecorone!

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  5. Giusto!!! La messa della notte di Natale stracolma di persone alticce (=mezze ubriache....non so se dica così in tutta Italia) e con i bottoni dei pantaloni che scoppiano!!!

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