lunedì 23 febbraio 2015

Rami e nuove filosofie

Dovrei creare un ramo del blog ed intitolarlo  
"Qualcuno può (gentilmente) spiegare a ..." .
Ci sono troppe cose che spiego e rispiego, dico e ridico, faccio e rifaccio, ma senza alcun risultato.
Come se non l'avessi mai dette. Come se non fossero già chiare abbastanza.
Non sono una tipa che ama i giri di parole, nè tantomeno le frasi edulcorate.
Chiara, precisa, diretta.
A volte forse troppo cruda, all'apparenza ineducata, senza filtri, ma non ti puoi sbagliare.
Quando smetti di parlare con me non avrai mai il dubbio 'Chissà come la pensa Pat?' o 'Chissà cosa significava quello che ha detto Pat?'.

Il primo capitolo potrebbe essere:

Qualcuno può (gentilmente) spiegare a ...mio marito che nessuno lo obbliga ad accompagnarci alle feste di compleanno dei compagni di scuola di Diego? 
A nessun genitore (tranne alcun masochisti fuoriditesta che meriterebbero un lungo discorso a parte e una cura pesante) piace partecipare a feste di compleanno di domenica pomeriggio, in stanze sovraffollate di mocciosi urlanti e poveri clown mal vestiti, con un'aria irrespirabile (pare che alcune cellule terroristiche utilizzino questi luoghi da incubatrice per nuovi batteri letali che serviranno per la distruzione di massa).
Con tanta gente che fa finta di essere felice di vederti ( ma... come... ieri davanti alla scuola nemmeno mi hai salutato!), con l'obbligo di parlare con gli altri genitori (ma, scusate, a febbraio si può parlare solo di influenza e virus intestinali? Con dovizia di particolari? Anche no, grazie.). E' una scocciatura, lo so. Ma Diego è contento di andarci e si diverte.
 Qual è il problema?
Potrò spendere tre ore della mia vita per portarlo in un luogo dove si diverte?
Che poi i sacrifici per i figli sono altri, non diciamo cazzate.
Non amo molto la vita sociale, non sarò mai una di quelle mamme che si mette a ballare il ballo del qua qua in mezzo ai bambini, non mi impongo di dover sorridere a tutti, ma se mi impegno riesco anche a passare un  pomeriggio piacevole.
Mio marito invece no. Già quando vede il bigliettino d'invito fa una faccia come se lo avessero invitato alla sedia elettrica. Poi continua tutta la settima a dire "Ma dobbiamo proprio andarci? Ma non possiamo saltare? Tutti brutti...tutti cattivi...speriamo che mi venga la febbre...". Il giorno stabilito comincia a mettere il muso 5 ore prima. Praticamente lui rompe 50 ore per un evento che ne dura 3. Vedete voi.
L'anno scorso l'ho "abbastanza" sopportato. Ma ad ogni festa era un supplizio. Già i compleanni sono una rottura in più si aggiungeva lui e le sue lagne.
Quest'anno ho sbottato. Gli ho spiegato chiaramente il mio pensiero, gli ho detto che è libero di venire o di restare a casa, che comunque a Diego l'avrei accompagnato io senza problemi. Che se una cosa non la vuole fare, non è obbligato e non frega a nessuno se non viene.
A questo punto vi chiedo: non era abbastanza chiaro il messaggio? C'è qualche passaggio che può essere frainteso?
Comunque, sabato abbiamo avuto un'altra festa. Le sue lagne si sono perse nell'aria e io ho smesso di spiegare il mio pensiero.
Visto che lui non vuole capire che in questa maniera rovina la festa a tutti noi (specialmente a Diego), ho messo in pratica la mia nuova filosofia di vita.
Vuoi fare il rompicoglioni guastafeste? 
(Modalità nuovafilosofia ON)
STICAZZI.

4 commenti:

  1. Mio marito ha risolto il problema alla radice da solo: non viene nemmeno se lo preghi!!!

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  2. Noi li si accompagna alle feste....e si chiede a che ora bisogna andare a prenderli!
    Ci fermiamo qualche minuto...giusto per i convenevoli e poi via!!!!

    Penso che il tuo 'Qualcuno può ( gentilmente) spiegare a..' potrebbe assumere volumi enciclopedici perchè c'è troppa gente in giro che non capisce una beata mazza anche se glielo si dice, spiega e rispiega....presenti esclusi, naturalmente!!!!

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